giovedì 18 luglio 2013

Tu lo sai

Tu lo sai anche quando svolti le spalle all'evidenza, tu lo sai anche quando fingi di non crederci, tu lo sai anche quando non ascolti e tiri avanti, tu lo sai in ogni momento in ogni istante dell'esistenza, perchè tu sei.
Tu lo sai come lo so io e come lo sanno tutti ma questo non vuol dire che bisogna dimostrarlo, tu lo sai e punto, questo è quello che ho da ricordarmi . Tu lo sai e tutti abbiamo il diritto di perderci, ritrovarci, con i tempi e le svolte più svariate, perchè non esiste una verità che sia asssoluta, perchè tutto ciò è solo e magnificamente la grande sperimentazione di cui facciamo parte nei suoi infiniti orizzonti, nei suoi innumerevoli racconti. La necessità, il diritto, la possibilità a esistere è un rispetto maltrattato dalla morale, dal pregiudizio, dalle preoccupazioni, dalle proprie credenze mentali che finiscono per non farci accettare lo stato delle cose, il mondo e così via. Finiamo così a posizionarci in una condizione di cambio obbligatorio, di intervento, di invasione, di prevenzione. Ma non esiste movimento sano, spontaneo senza un accettazione di ciò che è nel momento in cui osserviamo e bisogna ricordarsi che nostro osservare è libero solo quando osserva e non impone...
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venerdì 21 giugno 2013

Prospettive

Della bicicletta da bambino, i primi metri conquistati

Delle velocità a due ruote da ragazzino, a pedali prima a motore dopo
Dell'andare e venire e delle sere d'estate con le sedie
Dello scorrere limpio del tempo, e del dissetarsi
Di un piccolo rifugio, di un angolo coi suoi "giochi"
Dei sassi, del giro intorno agli alberi, delle feste e del rumore
Di chi è oggi come io ieri, di me oggi e di sorprese





domenica 2 giugno 2013

Il Cerchio

 Il cerchio è un abbraccio, una ricerca. Percorrerlo è scoprire e ritrovare. Quando ti trovi sul suo perimetro ad aver percorso quasi la metà, giungere all'altra e congiungersi in un disegno invisibile che si traccia nel movimeto e nello spazio, perchè le nostre menti possano capirlo. Che si compie nell'interno, che si scaglia nell'assoluto, che non possiede dimensione...ma con le parole solo posso scalfire per regalarmi una suggestione di ciò che sento. Oggi sono cosciente di camminare sul suo perimetro, sento paura, voglia, ansia, entusiasmo di congiungermi con l'altra metà. Cosa mi aspetta? e domande di questo tipo mi affollano, ma la vera domanda dovrebbe essere, cosa già è?
Non è più il labirinto o la spirale, almeno non ora, ma è una stratificazione più essenziale, il cerchio. Permette guardare tutto il suo orizzonte, destina generosamente una distanza equa per tutte le prospettive, ossia concede uguale spazio ad ogni punto smettendo di giudicarlo. Qui ora in questa metà del cerchio mi chiedo se davvero sono pronto ad abbracciare, se posso reggere la sensazione della visione totale e accogliente della sua figura. Mi domando questo ed intanto fremo per compierlo. Poco a poco la parte si mischia non per annullarsi ma per essere.
Piccoli stralci presi in prestito dal web dopo essermi trovato a scrivere il soprascritto:

 Il cerchio rappresenta la perfezione, la compiutezza, l’unione, ciò che non ha rottura e cesura.
... Emblema tradizionale di ciò che non ha inizio né fine....
 ... È il simbolo dello spirito e dell’immaterialità dell’anima...
... simbolo quindi del Principio da cui tutto trae origine e cui tutto ritorna...
 ...raffigurazione del sole, il cui calore è associato all'amore...
 .... un limite magico invalicabile.
Tutto ciò sbuca fuori dal fare...

Così facendolo mi sono imbattuto più volte in riflessioni che erano in verità sensazioni che percepivo mentre stavo lì nella sua figura. Partendo da un quadrato per identificarne i "limiti", ho poi trovato il suo centro da cui poi poter tracciare la sua estensione, scoprendo superflua in termini pratici la tracciatura del quadrato iniziale. Ritrovandola però poi fondamentale in me, per la necessità di percepire gli angoli/ i conflitti quasi estremizzarli per poterli poi dissolverli nella figura nuova che si stà gestando, creando una sorta di transparenza che evidenzia e accompagna il "vecchio" e il "nuovo" in uno stato di continuità.
Tra pochi giorni partirò e questo cerchio rimarrà temporaneamente incompiuto, a sedimentare e decantare, aspettando la parte che manca che evidentemente non è ancora arrivata.



domenica 19 maggio 2013

il cammino

..el camino se hace al andar...
dice el poeta.












Non sapendo come intrattenermi, non conoscendo la strada de prendere, ritrovatomi che la retta via era smarrita, ho iniziato a percorrere un sentiero...

giovedì 16 maggio 2013

Aspetta

Lascia che il ballo del mondo sedimenti il tuo tempo, lascia che ogni attimo si sieda al suo posto e aspetta, respira. Perchè ancora non è tempo, perchè è già il tempo ma non come lo puoi pensare tu. Lascia che le ali prendano il fiato, che la pelle trovi i suoi nodi, che il sangue abbia girato abbastanza, aspetta e respira. Quante volte hai dimenticato,quante volte hai sentito, quante volte ti sei pentito e quante avresti potuto farne a meno? Dove corri quando cammini e dove vai quando non cerchi? Vieni siediti, aspetta e respira. Non sbatter come tuoni le gambe dinnanzi all'ennesimo aspetta, non c'è reclamo non c'è rimprovero, non è un imposizine di non movimento è solo ricordarti che tutto già si muove.

sabato 20 aprile 2013

Di tutto questo movimento

In tutto questo movimento, quando trovo il silenzio?
Di fronte a l'ennesimo frastuono, quando raccolgo me stesso?
C'è opinione forte, un orecchio che muto tace e solo osserva quando non sà più sentire, e allora quando mi ritrovo a tradire? A tradire l'ascolto di quel gomitolo d'uomo che un tempo albergava nel ventre, e oggi girovaga, scorre tra la gente.
Quando raccolgo me stesso? come fiori in privera.
E quei giochi di bambini nella luce che ancora permetteva strappare un'ora al tempo di rientrare.
Cos'è o come si chiama? questa esigenza della poetica quotidiana, che ruba frasi al cervello dislessico, che corre nelle dita e sente le sue radici nell'anima? Sarò, sono capace io di rispettare il desiderio taciuto e confessato senza parola alcuna, senza gesto minimo? Desiderio che parla in tutti i segni del mondo di dentro.






lunedì 1 aprile 2013

Arrivano le stelle!

Arrivano le stelle, così come arrivano i regali. I regali più belli sono gli scambi gratuiti, le sinergie inaspettate, gli attimi vissuti senza la pretesa del domani perchè è tutto oggi ed è tutto ora. Quando ti muovi solo per il desiderio di spingere la gamba più avanti dell'altra per il piacere del movimento per il piacere del contatto e così di colpo tutto si disegna e i punti si rivelano più intensi di come è abituata a disegnarli questa mia mente ballerina...

Arrivano le stelle e si rivelano in cucina, magie di farina, d'erbe e di mortaio. Magie di parole che raccontano il vissuto e disegnano la trama nell'impasto, perchè le stelle si rispecchiano e allora nasce il piatto.
Stelle alla borragine in pesto d'aromatiche e noci.
Una delizia semplice e raffinata.
Brave Silvia e Jessica, Grazie a Marianna, a Diego e a Pau.

venerdì 15 marzo 2013

Hai detto borragine

Piantare borragine nell'orto è un pò da selvatici, ma di normale ho fatto ben poco fino ad oggi...e quindi perchè cambiare?Probabilmente la permanenza nelle terre della liguria mi ha portatato una certa simpatia verso questa pianta, ma davvero sono così interessanti i perchè? Isomma la pianta cresce e sembra trovarsi bene, io non ho ancora provato a fare i ravioli e così lei si espande e troneggia e mi regala oggi una felice sorpresa...
...un intera colonia di coccinelle si è stabilita in questo palazzo di foglie e per un coltivatore ecologico la loro presenza è una gran garanzia e per uno mai stufo di scoprirsi bambino una gran gioia...
Un saluto


martedì 5 marzo 2013

C'è

C'è nella torta dell'Ikea qualche traccia di contaminazione fecale, ma col cioccolato e il croccante non è poi così male.C'è a Napoli un incendio che brucia una città nella città, ma chi se ne frega della scienza da sotto Piacenza.C'è che non si è capaci di non parlare solo di quello che ci dicono e eccoci ad accanirci sulle elezioni, sui papi, sulla fame in tal sitio per poi scorreggiarcene il giorno o meglio il mese seguente. C'è un dolce belare che ai lupi fà incazzare. C'è che io non conosco a memoria senza incespicare le lettere dell'alfabeto, i mesi dell'anno ed ho difficoltà a decifrare l'ora quando è disegnata dalle lancette. C'è che non ho un buon rapporto coi nodi e quindi coi lacci delle scarpe ma nemmeno mi piacciono gli strappo, con quel fetido rumore. C'è un poco di speranza, un poco di rimpianto per ogni giorno che mi muore.

domenica 10 febbraio 2013

Così disse






Delle vostre parole non me ne faccio niente, del vostro esempio qualcosa resta.







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sabato 26 gennaio 2013

Ci sono...


 Ci sono amici che non mi parlano più, sconosciuti che mi cercano, passati che non ritornano.
Ci sono facce non sempre uguali, volti sempre diversi, sorrisi scomparsi o comparsi.
Ci sono mete ruggiunte e non viste, partenze festeggiate, navi in attesa di salpare.
Ci sono io e forse è una domanda, ma anche un'affermazione, c'è sempre una stazione.

mercoledì 23 gennaio 2013

Questo laboratorio non s'adda fare, ma quest'altro si

Più che tutto intorno, dentro era una gran casino
Fuori nemmeno si scherzava
 Quanto le cose mi assomigliano e mi rivelano se non mi inganno
 Tutto sempre cambia ed è incontinua trasformazione
L'occhio cattura ma non registra e allora perchè tutto scivola?
o cosa è quello che resta?