sabato 20 aprile 2013

Di tutto questo movimento

In tutto questo movimento, quando trovo il silenzio?
Di fronte a l'ennesimo frastuono, quando raccolgo me stesso?
C'è opinione forte, un orecchio che muto tace e solo osserva quando non sà più sentire, e allora quando mi ritrovo a tradire? A tradire l'ascolto di quel gomitolo d'uomo che un tempo albergava nel ventre, e oggi girovaga, scorre tra la gente.
Quando raccolgo me stesso? come fiori in privera.
E quei giochi di bambini nella luce che ancora permetteva strappare un'ora al tempo di rientrare.
Cos'è o come si chiama? questa esigenza della poetica quotidiana, che ruba frasi al cervello dislessico, che corre nelle dita e sente le sue radici nell'anima? Sarò, sono capace io di rispettare il desiderio taciuto e confessato senza parola alcuna, senza gesto minimo? Desiderio che parla in tutti i segni del mondo di dentro.






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