Ho questa pace nel petto, questa pace che non conosco ma che non mi è nuova, sorrido perchè non ho altro da fare se non lasciarmi trasportare, cullare. C'è questo bambino sul mio petto, questo regalo datomi in prestito dalla vita che sonnecchia, ascolto il suo respiro nuovo e familiare, mi soffermo ad ogni sensazione. Tutto si scaglia in una nuova dimensione e io già non sono più io così come mi raccontavo,mi conoscevo, tutto è immobile e tutto è in movimento. Ecco che le sue braccia e i suoi piedi mi riportano a terra con piccoli e precisi movimenti, si sposta leggero e determinato gironzolando sul mio petto..questo bambino ha l'istinto della zucca.
Mi sembra una definizione del tuo modo di essere molto appropriata. Le emozioni che descrivi mi emozionano e mi riportano alla viva memoria quelle provate ogni volta che la vita mi ha donato l'esperienza di essere papà. Sperimento che anche come nonno l'intensità non si attenua, certo quel respiro, quello stupore, quel contatto, quei movimenti di Pau li vivo per indiretta persona. Sono fortunato ad aver un "descrittore" così efficace. Nonno Enzo
RispondiElimina"REGALO DATO IN PRESTITO DALLA VITA": che belle parole per definire un figlio! A volte ce ne possiamo un po' dimenticare,può succedere,a me a volte è successo.Grazie quando ce lo ricordiamo e ce lo ri-ricordiamo, ma soprattutto grazie quando lo viviamo.Nonna Maria Teresa
RispondiEliminaGrazie ai due amici nonni per aver condiviso questo post così poetico, commovente, pieno di vita e d'amore per la vita che ha arricchito anche me sia come mamma che come nonna
RispondiEliminaMi emoziono sempre quando visito questo blog! Grazie <3
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