lunedì 30 luglio 2012

Due donne e un incontro

Conversazioni, conversazioni con donne a cui voglio molto bene, mi colpiscono mi cambiano. In tempi in momenti diversi, sono chiacchere tra il cielo e il mare, sono parole stese al sole, stati d'animo da fotograre.
Poi c'è un incontro, uno scambio tra sconosciuti nati nello stesso paese, frasi di sogni e frasi di rimpianti ma ci sono possibilità sempre, ci sono possibilità sempre che tu lo voglia.
Ho trovato la mia casa e non è più un rifugio ma non ha nemmeno le porte sempre aperte,
ho trovato la mia casa e spesso esco a viaggiare e sò dormire sotto un tetto cielo.
Ho trovato la mia casa e non c'è vento ne tribunale che mi ci può allontare.
Mi colpiscono questi scambi, questi volti e poi parlando parlando mi chiedo quanto sia possibile per un poco di tranquillità o sicurezza lasciarsi a seppellire se stessi.
Cos'è quel non voler buttare la maschera, quel non voler saltare nel buio, cos'è questa difficoltà?
Strutture, parapetti, salvagenti, fichi secchi, ossi rotti e rossetti...
Timidezze, delicatezze, aggressività, bravo ragazzo, persona inteligente, donna con le palle, bellissima persona. Trappole, trappole, trappole delle peggiori quando l'unica ad avere la chiave sei Tu,
quando l'unico ad avere la chiave sei Tu ma non vuoi confessartelo pur avendolo visto.
Trappole disinnescabili con paziente lavorio quando ammettiamo dess'esser a volte il peggior nemico di noi stessi e così trovato, trovato, trovato il nesso, Io solo Io decido per la mia vita!
Non esiste chi mi attacca, grida, appiccica, asfissia....come mi porgo io al mondo ma soprattutto come mi porgo a me stesso?
 Davvero vogliamo esser fieri d'una maschera che già non ci fà tanto sorridere?

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